Sala Teatro Ichos
2017/18
sabato 24 e domenica 25 Febbraio
TEATRO AKROPOLISMorte di Zarathustra
drammaturgia e regia di Clemente Tafuri, David Beronio
con Luca Donatiello, Francesca Melis, Alessandro Romi, Felice Siciliano
Morte di Zarathustra è parte di un percorso di ricerca sulla nascita della tragedia,
ispirato a Nietzsche e alle sue scoperte sul coro ditirambico, cioè quella straordinaria esperienza che è all’origine della tragedia classica e di cui si hanno pochissime tracce. Ma è proprio partendo da questa esperienza originaria, così remota e misteriosa, che è possibile immaginare un senso diverso per il corpo e la sua presenza. Il mito si presenta così nella sua natura più essenziale, sorge dall’azione stessa, balena come una piccola storia che subito svanisce, prima ancora di rendersi riconoscibile, prima ancora che chi assiste possa assimilarla a ciò che conosce. L’immagine che così si definisce è offerta al pubblico come qualcosa che esso avverte come intimamente propria, come una visione. Le figure che si avvicendano in Morte di Zarathustra sono familiari ed estranee al tempo stesso, dall’aspetto proteiforme. Non fanno appello alla memoria personale del pubblico ma alla sua memoria mitica, al fondo condiviso della coscienza di ognuno. E la sentenza di Nietzsche è ciò che rimane di questo oscuro sogno, non un pensiero ma, ancora una volta, un’immagine del mondo.
Il lavoro condotto su questi materiali da Teatro Akropolis ha dato vita a diversi ambiti di studio realizzando un ampio progetto che comprende diverse pubblicazioni e l’attività di un gruppo di ricerca per attori. Morte di Zarathustra rappresenta invece, di questa indagine, l’esito sulla scena.