Sala Teatro Ichos
2017/18
ANTEPRIMA DI STAGIONE
FORTEBRACCIO TEATRO
giovedì 12 e venerdì 13 Ottobre 2017
Cantico dei canticiadattamento e regia Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci e tecnica Max Mugnai
organizzazione Nicole Arbelli
produzione Fortebraccio Teatro
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi con il contributo di
MiBACT
Regione Emilia-Romagna
Note di regia
Il Cantico dei Cantici è uno dei testi più antichi di tutte le letterature.
Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è uno dei più
importanti, forse uno dei più misteriosi; un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito.
Se lo si legge senza riferimenti religiosi e interpretativi, smettendo possibili altre chiavi di lettura, rinunciando a parallelismi, quasi incoscientemente, se lo si dice senza pretesa di cercare altri significati, se si prova a non far caso a chi è che parla, ma solo a quel che dice, senza badare a quale sia la divisione dei capitoli, le parti, se si prova a stare nel suo movimento interno, nella sua sospensione, può apparirci all’improvviso, col suo profumo, come in una dimensione onirica, non di sogno, ma di quel mondo, forse parallelo, forse precedente, dove i sogni e le parole ci scelgono e accompagnano.
Non ho tradotto alla lettera le parole, sebbene abbia cercato di rimanervi il più fedele possibile.
Ho tradotto alla lettera la sensazione, il sentimento, che mi ha da sempre procurato leggere queste pagine. Ho cercato di assecondarne il tempo, tempo del respiro, della voce e le sue temperature.
Ho cercato di non trattenere le parole, per poterle dire, di andarle poi a cercare in giro per il corpo, di averle lì nei pressi, addosso, intorno; ho provato a camminarci accanto, a prendergli la mano, ho chiuso gli occhi e, senza peso, a dormirci insieme.
“vi prego, non svegliate il mio amore che dorme”