Sala Teatro Ichos
Stagione teatrale 2014/15
da Venerdì 20 a domenica 22 Febbraio
Cie Twain – physical dance theatre
“ERA MIO PADRE”
Secondo capitolo di “Elettra, trilogia di un’attesa”
Coreografia regia e drammaturgia: Loredana Parrella
Interpreti: Yoris Petrillo, Elisa Melis
Disegno luci: Gianluca Cappelletti e Cesare Lavezzoli
Costumi: Loredana Parrella
Musica: Alessandro D’Alessio
Produzione: AcT_Cie Twain 2014
“… Essere al centro di una tragedia pubblica aveva molti risvolti spiacevoli. Primo mi collocava in una
scomoda posizione di visibilità, del tutto indesiderata. Secondo, avevo l’impressione che l’invadenza di
questa immagine pubblica, anziché avvicinarmelo e aiutarmi a conoscerlo, non facesse che spingere mio
padre un po’ più lontano da me, come quando insegui un pallone tra le onde.”
(da “Come mi batte forte il
tuo cuore” Benedetta Tobagi)
“Era mio Padre”, seconda parte di "Elettra, trilogia di un'attesa”, prende spunto da una figura di donna
contemporanea: Benedetta Tobagi, figlia di Walter Tobagi, giornalista del “Corriere della Sera”,
assassinato, sotto casa, nel 1980.
Un’Elettra che cerca di oltrepassare la figura pubblica del padre per ritrovarne la privata. Ho sentito
l’esigenza di darle un corpo concreto, contemporaneo immaginandolo in uno spazio essenziale dove un
tavolino, alcuni utensili da cucina, un cavallo a dondolo ci riconducono ad un ambiente familiare. Elettra
appare intenta in un’azione domestica, la ripetitività dei movimenti e il ritmo incessante del coltello per
sottolineare il passare inesorabile del tempo, un tempo in cui attende suo fratello, un’attesa nella quale
cerca di ricordare il battito del cuore di suo padre. Il taglio delle cipolle rosse per esprimere la sofferenza
per quelle vite spezzate dalla violenza e dalla brutalità del potere. Improvvisamente l’azione viene interrotta
e lascia spazio a un incontro, quello con suo fratello che la riporterà in una dimensione umana dove la
vendetta non ha spazio e dove il ricordo dei giorni felici diviene il motore della vita e della crescita
personale. Elettra e Oreste si ritrovano nelle figure di Benedetta e suo fratello Luca un incontro che li
porterà a ritrovare l’infanzia negata e l’amore perduto. Attraverso i loro corpi e nel proprio riconoscimento
tentano la risalita della vita sfidando ogni forza di gravità, una corsa contro il tempo per tornare
all’eccitazione ludica dell’ infanzia negata. Due corpi che alternano momenti di fretta gioiosa ed eccitata a
momenti di forte aggressività, si separano per cercarsi nuovamente, si rincorrono per afferrarsi, si guardano
come per perdersi in un mare in tempesta e in questa instancabile alternanza due anime irrequiete si
ritrovano. Insieme cercano di ricostruire la figura privata del proprio padre, attraverso i pochi ricordi fatti
di parole scritte, gesti e sguardi.
Questa “visione” di Elettra marca il punto di partenza per una riflessione sul desiderio, da quello più
devastante della vendetta fino a quello più profondo dell’amore.
orario spettacoli feriali ore 21:00 domenica ore 19:00
info: Ichòs Zoe Teatro 3357652524