Sala Teatro Ichos
Stagione teatrale 2015/16
da venerdì 12 a domenica 14 Febbraio 2016
Franca Battaglia Teatro
“Ariele e Calibano”
drammaturgia e regia Ilaria Migliaccio
con
Monica Bandella -->Calibano
Ilaria Migliaccio -->Ariele
realizzazione scene
Juan Pablo Etcheverry
Calibano: Ma la cosa più bella è il vento e le sue melodie il singhiozzo pungente quando fruga tra i boschi o il suo trionfo quando passa sfiancando gli alberi con i brandelli dei loro lamenti nella chioma. Una tempesta, Aimé Césaire.
Ariele: Farò cadere una ad una ognuna più deliziosa dell'altra quattro note così dolci che l'ultima risveglierà un bruciore nel cuore degli schiavi con meno memoria nostalgia di libertà.
Una tempesta, Aimé Césaire.
Come si può resistere ai continui attacchi alla memoria e all'intelligenza? La tempesta è un trucco, c'è un'azione più profonda e decisiva che chiede solo di essere agita. Dopo 400 anni dalla partenza di Prospero, sull'isola ci sono solo Ariele e Calibano. Uno vive sempre nell’aria e immagina tutte le sue avventure. L’altro, attaccato alla terra, oscuro e istintivo, umano e carnale, prova dolore, rabbia, ha sempre fame. Tra Ariele e Calibano c'è un abisso incolmabile. Ariele vigila, non dorme mai, perchè uno spirito dell’aria non ne ha bisogno, Calibano ha sempre sonno, tanto da lasciarsi cullare dai suoni incantati dell’isola e si sente così bene nei suoi sogni che quando si sveglia piange perché vorrebbe continuare a sognare. Non vuole padroni, ma ha bisogno di essere guidato come un bambino. I due dovranno essere uniti contro l'Oblio per salvare l’isola, il rifugio dove raccogliere le forze e tornare a se stessi, per poi ricominciare più forti di prima.
Note di regia
Ariele nasce come scrittura drammaturgica e vince il bando di residenza OFFX3 2011 dello Spazio OFF di Trento. È presentato in forma di studio in tre occasioni romane, oltre che a Trento. In questi anni ho continuato a pensarlo e a cercare un possibile Calibano, adesso che l'ho trovato, Ariele diventa Ariele e Calibano. Lo spettacolo è una rivisitazione contemporanea delle figure della Tempesta di Shakespeare in forma di favola, è il tentantivo di ribaltare i ruoli, di riconoscere a Prospero i suoi errori e ad Ariele e Calibano le loro ragioni. In questo tempo di coscienze sopite, bisogna tornare ad essere vigili, attenti a quello che accade intorno, difendere con ogni mezzo la libertà di espressione e la propria immaginazione. Perchè le ali che abbiamo, a volte invisibili, non sono fatte per restare appese a un chiodo.
orario spettacoli: venerdì e sabato ore 21:00 - domenica ore 19:00
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mail: promozione@ichoszoeteatro.it
info: Ichòs Zoe Teatro 3357652524
via Principe di Sannicandro 32/A
San Giovanni a Teduccio (Napoli)
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